“E’ stata un’esperienza indescrivibile. Una maratona dura, gli ultimi chilometri molto intensi anche in conseguenza al caldo. Eppure tutto questo è passato in secondo piano grazie all’entusiasmo delle persone. Di chi ci ha sostenuto durante la corsa e di chi ha alimentato l’entusiasmo solidale e ha aiutato i maratoneti a trovare la forza per correre fino alla fine”.

E’ il commento di Simone Blasi, Personal Fundraiser che lo scorso 12 aprile ha corso la Milano Marathon a sostegno di CAF Onlus, realtà attiva nell’aiutare minori compresi tra 3 e 18 anni in gravissime difficoltà personali e famigliari.

4 ore, 25 minuti e 38 secondi il tempo per percorrere i 42 chilometri della maratona. Intanto, Simone ha già vinto la sua sfida solidale raggiungendo il 100% dell’obiettivo (5mila Euro) prefissato alla vigilia del suo percorso sportivo e solidale. La raccolta di Simone prosegue fino al 31 maggio, ma oggi è tempo di primi bilanci.
 

Simone, grazie della disponibilità. Ci puoi raccontare il tuo percorso da Personal Fundraiser?

Certo, tanti anni fa ho fatto amicizia con alcune persone che lavorano in CAF Onlus, cosa che mi ha permesso di conoscere l’associazione e il suo impegno. Organizzo la staffetta per la Milano Marathon dal 2012, ma quest’anno è la prima volta che mi cimento nella “lunga”.  
 

Corsa e solidarietà. Ci spieghi il tuo punto di vista su questo binomio?

Gestire una raccolta fondi fa bene agli altri e a se stessi. Ti dà la carica e la forza di continuare e, soprattutto, ti fa vedere che la solidarietà nasce attorno a te, a partire dalle persone più vicine. Al punto che, per farti un esempio, non sono mancati gli amici che hanno donato più di una volta a sostegno del mio progetto. Ho dovuto spostare tre volte l’asticella del primo obiettivo, in quanto sono riuscito a raggiungere i primi 1.000 Euro dopo solo una settimana, spedendo un’unica email ai miei interlocutori. Così, in breve tempo, sono arrivato a 5.000 Euro.
 

Perché proprio CAF Onlus?

Perché li ho conosciuti e ho toccato con mano quanto fanno quotidianamente. Perché alcuni miei amici mi hanno fatto conoscere le attività a supporto dei bambini che hanno subito abusi e maltrattamenti e ho potuto quindi visitare i centri di accoglienza. Ho avuto la fortuna di conoscere una realtà importante, per questo motivo ho sentito forte il dovere di aiutarla. In questo senso, ripago CAF Onlus di tutto ciò che mi ha dato: è grazie a loro se io ottengo risultati importanti, come runner e come Personal Fundraiser.

Quali strumenti hai usato per il tuo Personal Fundraising?

La strategia è stata utilizzare più canali in parallelo. La mia pagina su Rete del Dono, strumento eccezionale per la raccolta fondi, è stata affiancata a Facebook e a email mirate ai miei circa 900 contatti. Ma soprattutto, l’elemento che ha fatto la differenza è stato raccontare perché lo stavo facendo, in modo da far capire l’essenza del progetto a chi mi leggeva. Ho usato inoltre gli Sms e Whatsapp per contattare gli amici più stretti, mentre Twitter mi è servito per ingaggiare un’utenza, diciamo così, più “sofisticata”.
 

Gli ingredienti per una buona raccolta fondi?

Avere un’ampia lista di contatti. Darsi un obiettivo sfidante, così da far capire all’interlocutore che ti stai impegnando. Avere un messaggio chiaro ed essere chiari a proposito del progetto sostenuto. Non vergognarsi di chiedere, in fondo donare fa bene. Ringraziare sempre. Coinvolgere.
 

Si dice che corsa e Fundraising abbiano delle analogie. Tu ne trovi?

Sì. L’allenamento per la maratona va di pari passo con la raccolta fondi. Fai bene uno, fai bene l’altra. E’ un circolo virtuoso in cui i due elementi si alimentano a vicenda. E poi le manifestazioni di solidarietà da parte di amici, parenti, colleghi, amici della palestra, semplici conoscenti o persone che ti hanno trovato in Rete: tutto ciò è importantissimo per continuare. Se anche avessi raccolto un solo euro da una sola persona, io per quel donatore sarei dovuto andare fino in fondo.
 

 Il tuo commento all’indomani della Maratona di Milano?

E’ stata una giornata splendida, all’insegna della solidarietà, della condivisione e del coraggio di avere un obiettivo. La cosa più bella che si può augurare oggi a una persona è di avere un obiettivo da perseguire, perché lì nasce la speranza. Quindi correte, divertitevi. Perseguite i vostri obiettivi. Fate del bene: fa bene.