Corsa, solidarietà e un’azienda che, assieme ai propri dipendenti e collaboratori, sostiene una buona causa. In estrema sintesi è questa l’esperienza di Pfizer, appoggiatasi a Rete del Dono per sostenere RomAltruista in un innovativo esperimento di Corporate Social Responsibility (CSR) che ha trasformato ogni Euro raccolto in ore di volontariato donate alle associazioni impegnate a favore di bambini che vivono situazioni difficili, disabili, anziani, senzatetto, progetti ambientali.

Parlare oggi di Pfizer è il miglior modo per inaugurare una nuova rubrica del blog di Rete del Dono dedicata alla CSR e all’impegno delle aziende a favore di cause solidali. Potete trovare tutte le informazioni di questo caso di successo nel nostro Quaderno Pfizer per RomAltruista. La loro è una storia di sport, solidarietà e impegno aziendale non riconducibile alla semplice sponsorship. Strumento ottimo, ci mancherebbe, ma che a volte suggerisce un approccio “mordi e fuggi” alla solidarietà. La CSR qui si esprime al massimo delle potenzialità. “Essere rispettati nella società”, dice lo statuto di Pfizer. E’ più di un imperativo aziendale: è un ingranaggio portato avanti con cura e costanza, sapendolo capace di generare risultati a lungo termine.

Ma c’è di più. La grande novità del “caso Pfizer e RomAltruista” è la nascita di un nuovo modello di CSR partecipata che vede protagonista un team sportivo nato in modo spontaneo come collettore di passioni sportive e trasformatosi in efficace veicolo di volontariato prima e di Responsabilità Sociale d’Impresa poi, grazie all’affermazione di valori imprescindibili come la relazione personale e l’aggregazione.

Se vogliamo, la lezione di Pfizer e RomAltruista si estende al ruolo stesso dell’impresa nella società odierna, sempre più orientata alla produzione di beni intangibili. In questo contesto, l’azienda è molto probabilmente destinata a diventare non solo una macchina di profitto e benessere per dipendenti, collaboratori e professionalità collegate, ma un attore sociale che recepisce e rielabora costruttivamente il bisogno di aggregazione da un lato e di welfare spontaneo dall’altro.

Da questo punto di vista, l’azienda del futuro assomiglia sempre più a una community in grado di interpretare le passione dei propri dipendenti e sostenerle nel momento in cui queste diventano solidarietà concreta. Abbiamo già avuto modo di raccontarvi alcuni aspetti di questa bellissima storia nata sotto il segno del team building e del Personal Fundraising grazie alla testimonianza di Italo Martini, dirigente Risorse Umane di Pfizer e anima del Pfizer Running Team. Oggi torniamo sull’argomento proponendo un’altra chiave di lettura: con il suo impegno e la sua lungimiranza Pfizer e RomAltruista stanno lanciando un importante messaggio a tutti i CSR Manager italiani. Ci sarà la sensibilità di coglierlo? Secondo me sì. Per questo e mille altri motivi, credo sia fondamentale affrontare il tema CSR in Italia con approfondimenti e spunti di riflessione pensati non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti coloro che desiderano saperne di più. Continuate a seguirci!