Ecco la storia di Alessio, che a 10 anni dal tumore correrà la Padova Marathon per rispettare una promessa: sostenere quei medici che gli hanno salvato la vita. 

Una campagna di raccolta fondi per lo IOV che resterà attiva fino a metà maggio e che ha già raccolto quasi 9000€ sui 10000 fissati come obiettivo. Amicizia, amore, esperienza e tanta motivazione sono i segreti che stanno dietro a questo grande successo solidale.

Ringraziare aiutando chi ha davvero bisogno

Ormai sono passati 10 anni da quando Alessio Palumbo è stato operato di urgenza per un tumore alla pelle. Sotto i ferri ha conosciuto il Professor Rossi, uno dei maggiori esperti nella cura del melanoma presso l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) e parte dell’Associazione Piccoli Punti Onlus. Ne è nata un’amicizia ma anche una stupenda promessa per dire GRAZIE: “ho promesso che ogni anno avrei organizzato almeno un evento di raccolta fondi in favore della ricerca per sostenere lo IOV” confessa Alessio. E così è stato.

La prima corsa solidale. Un’occasione per stare con Chiara

Per la prima volta quest’anno l'Associazione Piccoli Punti gli ha proposto di legare questa sua grande motivazione e generosità a un’esperienza sportiva: la Maratona di Padova. Alessio ha accettato volentieri questa opportunità sfruttandola come occasione per stare insieme alla sua Chiara che 10 anni fa, proprio prima della loro luna di miele, ha rischiato di perderlo. “Gioco a tennis e squash da anni e amo l’agonismo – dice Alessio – Questa volta però voglio condividere la mia prima esperienza da runner con mia moglie, per stare con lei”.

L’8 aprile Alessio non punterà a fare il “tempone” alla Padova Marathon ma si allena per arrivarci preparato e, soprattutto, avendo raccolto tanto per chi ha davvero bisogno.

Una raccolta fondi spinta da relazioni consolidate negli anni

Quella di Alessio è già oggi una campagna di grande successo, specialmente per il gran numero di donazioni. Oltre 70 persone si sono impegnate a dare qualcosa perché credevano in lui e nel progetto che sostiene.

Il segreto di questo runner solidale sta nella sua professione e nella vicinanza allo sport. Da anni per lavoro si occupa di gestire il portafoglio di clienti di primo piano per Banca Mediolanum e in passato è stato direttore sportivo di una società di tennis, con l'obiettivo di trovare nuovi sponsor. La rete di contatti e amicizie che è riuscito a creare ha risposto subito all’appello che Alessio ha inoltrato via whatsapp: “Sono molto contento della risposta che ho ricevuto” ammette, ma nel suo spirito non è prevista l'idea di accontentarsi “Sono ancora convinto di poter arrivare più in alto”.

L’orgoglio più grande arriva dal sostegno di chi conosce la sua storia e comprende la motivazione e l’importanza che sta dietro questa raccolta solidale. “Una delle prime donazioni è stata quella di Ennio Doris, che ha creduto nel progetto”. Il fondatore di Mediolanum non ha esitato a mettere mano al portafoglio. Un bel gesto, che ha dato grande carica ad Alessio.

Ringraziamo Alessio per averci mostrato come il fundraising possa essere una bella occasione per fare del bene e stare vicino alle persone che amiamo. Sosteniamolo TUTTI INSIEME QUI!