Di mestiere fa l'avvocato, ma oltre alle cause dei tribunali è molto attenta anche a quelle benefiche. Chiara Catalani ha 40 anni e ama correre, soprattutto quando può farlo in compagnia. E sono stati proprio gli amici a farle conoscere Rete del Dono. Lei si è incuriosita, ha iniziato a navigare e ha trovato un progetto che la interessava.

Il 2 aprile Chiara correrà di nuovo la Maratona di Roma. Questa volta però lo farà per un motivo in più, raccogliere fondi per la causa che ora le sta a cuore: aiutare la costruzione nel quartiere romano di Labaro de La Casa a Colori, una struttura residenziale di Agop onlus che ospita gratuitamente i bambini malati di tumore e le loro famiglie.

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Perché hai deciso di correre solidale?

Corro da cinque anni con la mia associazione, gli “Amatori Villa Pamphili” e per me la corsa è soprattutto un piacere. Nel 2014 alcuni miei amici hanno partecipato alla Maratona di Roma sostenendo progetti benefici e allora mi sono ripromessa di farlo anche io, prima o poi. Questo è il primo progetto sociale che supporto, ma non credo che sarà l'ultimo: da una parte perché ho ancora voglia di correre maratone, dall'altra perché Agop mi ha coinvolta nelle sue attività e mi sono appassionata.

 

Quando hai deciso di aprire una iniziativa di raccolta fondi non conoscevi il progetto a cui ti sei legata, cosa ti ha convinto ad abbracciare questa causa solidale?

Nel momento in cui ho deciso di correre solidale ho guardato tutti i progetti presenti su Rete del Dono. Mi ha colpito la particolarità dell'iniziativa, mi piaceva l'idea di una casa con tutte le pareti colorate, dove i bambini si sentissero un po' meno tristi. Mi sono presa a cuore questo progetto anche perché riguarda i malati di cancro e io sono volontaria dell'Airc dal 1998. Le loro iniziative però servono a raccogliere fondi per la ricerca, mentre il progetto La Casa a Colori della onlus Agop (Associazione Genitori Oncologia Pediatrica) aiuta in modo diretto i bambini e le loro famiglie: Agop procura loro alloggi, organizza viaggi e uscite, porta i bambini al mare e gli adulti in giro per Roma, oltre a gestire la quotidianità con la pianificazione di attività ludiche e l'aiuto con i compiti. Sarà anche il fatto che la Casa a Colori sarà costruita nella mia città, ma mi sembra di fare qualcosa di molto concreto, che posso vedere con i miei occhi.

Hai "trucchi" da fundraiser?

Quando mi ci metto so essere molto “martellante”. Quando ho creato la pagina di raccolta fondi non avevo molto tempo da dedicarci, ma qualche settimana fa ho deciso di darci dentro: messaggi privati sui social network e su whatsapp, screenshot, emoticon e hashtag per aumentare la visibilità del mio progetto. Non sempre è facile fare in modo che le persone donino, conta tanto la propria personalità e il modo in cui si fa presa sugli altri. Ma una cosa che non mi dimentico mai di fare è ringraziare personalmente ognuno dei donatori: credo che chiunque sia più invogliato a fare del bene se si relaziona con una singola persona piuttosto che con un'associazione.

Quanto usi i social network per promuovere la tua iniziativa?

Utilizzo regolarmente Facebook, Twitter, Instagram, ma non credo che il mio seguito in rete faccia la differenza. Anche perché puoi avere migliaia di amici su Facebook, ma gran parte dei tuoi donatori sarà sempre composta dagli amici più stretti. Quello che mi ha colpito di più sono i commenti sui social e sulla piattaforma: tutti mi incoraggiano e mi fanno i complimenti, anche se in fondo io non ho fatto nulla e per questa iniziativa bisognerebbe ringraziare Agop.

Quanto ti è stata utile la piattaforma di Rete del Dono

L'ho scoperta grazie ad alcuni amici, gli stessi che mi hanno spiegato i meccanismi per correre solidale. Credo sia molto efficace perché associa le raccolta fondi agli eventi ed è importante per associazioni piccole che da sole non hanno grande visibilità. Graficamente la piattaforma di Rete del Dono mi piace molto: donare è semplice, il grafico del livello della raccolta è intuitivo e aiuta la trasparenza. La possibilità di capire subito chi vai a sostenere e cosa sostieni ti avvicina molto.

Apri il tuo progetto di raccolta a questo link