365 parole, una per ogni giorno dell’anno. Grazie al crowdfunding sta prendendo corpo un progetto ambizioso quanto essenziale per comunicatori e Organizzazioni Non Profit. Stiamo parlando di “Luce sul sociale” e del suo glossario, pensato con l’obiettivo non tanto di imporre un significato e uno specifico utilizzo, quanto di fornire una chiara interpretazione, a una serie di termini di uso quotidiano per tutti coloro che operano nel Terzo Settore.
Un modo, questo, per eliminare alcune ambiguità di fondo, ma soprattutto per muovere i primi passi verso un linguaggio condiviso tra gli operatori di settore.
Il glossario è un lavoro collettivo, come molte delle iniziative promosse da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) attraverso il Tavolo di confronto con il Terzo Settore. A esso, in un apposito ebook, verrà affiancato un “cruscotto”, una serie di indicatori di misurazione delle performance comunicative e della capacità di relazione delle Organizzazioni Non Profit.
Un progetto culturale molto importante, quindi, di cui abbiamo voluto parlare con una delle promotrici, Rossella Sobrero.
Come si è articolata la collaborazione tra FERPI Sociale e Tavolo di confronto con il Terzo Settore?
Il Gruppo di lavoro FERPI Sociale, avviato nel 2013, ha invitato alcune importanti associazioni del Terzo Settore per cercare un linguaggio condiviso finalizzato a migliorare la collaborazione tra imprese, comunicatori, Organizzazioni Non Profit. Al Tavolo hanno partecipato: Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), Anima per il sociale nei valori d’impresa, Assif (Associazione Italiana Fundraiser), Ciessevi (Centro Servizi per il volontariato Città Metropolitana Milano), Compagnia delle Opere - Opere Sociali, Fondazione Sodalitas, Forum del Terzo Settore - Lombardia, Impronta Etica, Link 2007.
Il glossario è frutto di un processo collaborativo che si è sviluppato in oltre un anno di attività. I partecipanti hanno scelto le parole e scritto le definizioni.
Quale è stato invece il percorso che ha portato alla realizzazione del “cruscotto” di indicatori di misurazione di misurazione dell'efficacia e dell'efficienza della capacità di relazione delle Organizzazioni Non Profit?
Stefania Romenti, collega FERPI, docente IULM ed esperta dell’argomento, ha individuato un set di indicatori analizzando alcuni strumenti internazionali. Da questo importante lavoro di analisi ha creato un cruscotto con 78 indicatori di performance. In una fase successiva ha coinvolto i responsabili di alcune associazioni non profit per verificarne l’applicabilità in Italia.
Perché avete scelto l’ebook come supporto per comunicare i risultati della collaborazione?
L’idea iniziale era pubblicare un libro distribuito da un editore importante in libreria. Per contenere i costi e velocizzare la produzione abbiamo pensato di realizzare un ebook Comunque non abbiamo abbondonato l’idea di poter avere anche la versione cartacea.
Perché una campagna di crowdfunding a supporto, e perché vale la pena sostenere con una donazione questo progetto?
L’idea della campagna di crowdfunding è nata per rendere ancora più “partecipata” l’iniziativa. Il nostro obiettivo è diffondere uno strumento che possa essere utilizzato dalle Organizzazioni Non Profit italiane, piccole o grandi che siano.
Contribuire al nostro progetto significa credere nell’importanza della comunicazione sociale e nella diffusione di una cultura sempre più condivisa.