Nella vita sono tante le sfide ed i traguardi da raggiungere. A volte alcuni sono più impegnativi e difficili di altri. Per il piccolo Luca quest’anno l’obiettivo è molto ambizioso, percorrere i 42km della maratona di Roma a bordo di una speciale bicicletta. Non sarà però da solo: sono davvero in tanti ad essersi mobilitati a sostegno del progetto “i 42.195 passi di Luca” di Genitin Onlus, Associazione dei Genitori per la Terapia Intensiva Neonatale, nata nel 2003 con l’intento di tutelare e proteggere la vita e la salute dei neonati prematuri. 

Il progetto è stato finanziato grazie ad una pagina di raccolta fondi su Rete del Dono ed ha già raccolto oltre 5.000 euro da più di 100 donazioni. Per conoscere meglio la campagna abbiamo intervistato Marta Romagnoli, la responsabile del fundraising di Genitin.

Ciao Marta e grazie per la disponibilità.

Ciao a tutti voi e grazie per averci dato la possibilità di far conoscere ancor più questa bellissima iniziativa.

Il vostro progetto si chiama “i 42.195 passi di Luca”. Di cosa si tratta?

Luca con la scuola in un campo di atletica
Il progetto è stato pensato dai genitori di Luca, un bambino prematuro nato a 34 settimane di gestazione con una grave idrocefalia postemorragica triventricolare. Ora Luca ha 9 anni e mezzo ed in questi anni ha affrontato molte difficoltà legate alla sua disabilità sia motoria che neurologica.

La raccolta fondi nasce dall’idea di permettere a Luca di partecipare alla maratona di Roma del 10 aprile compiendo l’intera gara con l’aiuto di una bicicletta/carrozzina “speciale” costruita in lega leggera di alluminio e con il sostegno e l’amore del suo papà e di altri corridori.

La corsa di Luca sarà dedicata a tutti i bambini che hanno combattuto come guerrieri e non ce l’hanno fatta. Quei passi saranno dedicati a tutti coloro che hanno pensato e pensano che quei passi non sarebbero mai stati possibili.

Come vi siete avvicinati alla raccolta fondi online ed al crowdfunding?


Per realizzare il progetto siamo giunti all’attivazione della raccolta fondi online su Rete del Dono, che per noi è stata una piattaforma molto funzionale. I nostri sostenitori con un semplice click hanno potuto donare o condividere il desiderio di far partecipare altri corridori ed altri sostenitori al progetto.

Il primo step è stata l’attivazione della pagina con l’intento di acquistare la bicicletta per Luca. La risposta è stata molto positiva. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo e Luca ha potuto iniziare ad allenarsi e prendere confidenza con il mezzo. Poi il 30 gennaio la prima sfida sul campo: Luca assieme ad altri nostri sostenitori ha partecipato alla corsa di Miguel, qui a Roma.

Quella è stata una prima prova che ci ha permesso di reclutare runner e nel giro di 2 mesi abbiamo raggiunto i 21 iscritti per la maratona di Roma. Ora la raccolta prosegue per mettere in sicurezza la bicicletta e per organizzare al meglio la partecipazione di Luca all’evento.

Come avete coinvolto i runner e come li supportate?

Luca corre con Genitin Onlus
Abbiamo coinvolto i runner in vario modo: tramite le nostre newsletter interne, tramite facebook e tramite la cerchia di conoscenze dei genitori di Luca, Fabio e Lorisa. Siamo inoltre entrati nelle scuole, nei centri sportivi e all’interno delle chiese. Essendo Luca e la sua famiglia di Cervaro, in provincia di Frosinone, è stato forse un po’ più facile coinvolgere le istituzioni e la comunità.

Abbiamo fatto conoscere il progetto online sul portale “Runners”, un sito dedicato alla corsa ed ai maratoneti e lì abbiamo trovato nuovi amici. I nostri runner dopo l’iscrizione e la conferma del pettorale, vengono inseriti in una chat, permettendo loro di conoscersi ed organizzarsi ma soprattutto di conoscere Luca.

Questo collegamento ha creato un gruppo affiatato e si è creata una grande amicizia. Ogni sabato e domenica i corridori si incontrano e si allenano, anche perché spingere una bicicletta tra i sanpietrini di Roma non è un’impresa semplice.

I più attivi e dinamici si sono già buttati a capo fitto nella raccolta fondi raggiungendo ottimi risultati. Ci auguriamo che anche gli altri li seguano a ruota!

La vostra raccolta sta avendo un ottimo riscontro. Quali azioni avete messo in campo? Avete fatto promozione sia online che offline?

Luca e i suoi tanti amiciAbbiamo attivato la raccolta fondi tramite facebook e whatsapp, il sito istituzionale e i canali stampa. In ogni comunicazione abbiamo inoltre inserito il link di collegamento alla campagna su Rete del Dono.

Gli interlocutori principali sono state soprattutto le famiglie, gli amici di Luca, i sostenitori di Genitin e le nostre aziende, che hanno preso a cuore il progetto ed hanno contribuito con generosità. Abbiamo aziende amiche che ci sostengono in quasi tutte le nostre attività ed hanno trovato molto bella questa iniziativa.

Ci siamo attivati anche offline, tramite gli eventi. Per sostenere il progetto abbiamo ricevuto richieste di bomboniere solidali e in alcune feste di compleanno al posto del regalo i bambini hanno contribuito con una donazione.

Siamo anche riusciti a coinvolgere un testimonial dell’associazione, Max Giusti, che ha conosciuto Luca ed ha girato uno spot di 40 secondi con lui ed altri 4 corridori appassionati. A breve andrà in onda sui nostri canali e speriamo su molti altri. Lo spot verrà inoltre proiettato negli stadi di serie B 10 giorni prima della maratona grazie ad una collaborazione con “serie B solidale”. Siamo certi che servirà a sensibilizzare il pubblico e, perché no, a coinvolgere altri runner.

Abbiamo anche attivato una campagna di raccolta di fotografie per incoraggiare Luca. Ogni bambino può inviare una foto con un cartello di incitamento. Ne abbiamo ricevute tante. Verranno stampate ed esposte 2/3 giorni prima della maratona presso il palazzetto dello sport e poi le regaleremo a Luca.

È anche questo un modo per fare sentire i sostenitori protagonisti, parte integrante del progetto.

In futuro pensate di promuovere altre raccolte fondi online?

Si, abbiamo anche altri progetti da finanziare: sia sulla ricerca neonatologica che sull’accoglienza alle famiglie di fuori Roma che seguono i bambini per le terapie intensive.

Inoltre abbiamo intenzione di continuare la nostra partecipazione alle maratone. Abbiamo oramai una community affiatata, e la bicicletta speciale di Luca. Per noi la maratona di Roma sarà un’occasione per ritrovarsi e stare in compagnia e questo è già un bellissimo traguardo. Ma non ci fermeremo, siamo pronti a nuove sfide.