Erogare fondi non basta più. Lo spiega senza mezzi termini Giandomenico Genta, Presidente di Fondazione CRC che insieme a noi ha costruito un nuovo modo per stare accanto alle organizzazioni non profit del territorio di Cuneo: un percorso di formazione sul Crowdfunding per il successivo lancio di raccolte fondi online.
 

Verso l’autonomia e la sostenibilità

 
 
“Non il denaro, ma gli strumenti fanno fare davvero il salto di qualità alle nostre non profit" spiega Genta. Ecco perché è nata questa idea, che ha l’obiettivo di supportare le associazioni verso una maggiore empatia e coinvolgimento dei propri territori. “In primo luogo, vogliamo formarle al tema della sostenibilità. La Fondazione non riesce a soddisfare tutte le richieste di fondi e le organizzazioni devono sapere che non possono essere dipendenti da questi contributi: è necessario dunque che sviluppino competenze per rendersi più autonome economicamente”.
 

Una relazione più matura tra Fondazione e enti non profit

 
Una maggiore indipendenza però non vuol dire un allentamento dei legami con la Fondazione, anzi: “Questo corso di formazione e il successivo affiancamento verso l’apertura di una campagna di crowdfunding per noi rappresenta una modalità nuova per sostenere le nostre realtà, è un ampliamento dei nostri servizi e non certo un fare un passo indietro. Piuttosto il passo in avanti lo fanno le associazioni e i territori, il cui empowerment è da sempre al centro del nostro lavoro”. Una relazione più matura dunque tra Fondazione, enti non profit e donatori.
 

Attivare il territorio

 
È proprio arrivare a parlare con le singole persone l’obiettivo, seppur indiretto, che si pone la Fondazione che, come tutti gli enti di questo tipo, è abituata a rivolgersi alle associazioni: “Non solo, attraverso l’esito delle campagne di raccolta fondi, avremo un ulteriore modo per valutare l’impatto delle organizzazioni e dei singoli progetti. Questa iniziativa attiva un’azione di Community building che favorisce nuove modalità di dialogo all’interno delle comunità e, cementando i legami tra enti e cittadini, aumenta la loro visibilità e la nostra reputation. È in sostanza l’espressione massima dell’attenzione verso il nostro territorio”.
 

Digital, idee e innovazione

 
 
Non una mera trovata di marketing, ma un processo di Capacity building, ovvero un’innovazione strutturale e profonda delle organizzazioni non profit del cuneese. “Il corso di formazione ha favorito una grande contaminazione e uno scambio di idee tra le associazioni, che hanno appreso metodi comuni cui non avevano mai pensato: si sono accese tante lampadine”. Coinvolgere le persone e far conoscere meglio i propri progetti permette poi di raggiungere nuovi soci e sostenitori: “Con un nuovo approccio al digital gli enti ora puntano anche ad attirare il pubblico giovane, indispensabile per il loro ricambio generazionale”.
 

La partnership con Rete del Dono

 
Grandi punti di forza che sono stati subito compresi dalle organizzazioni del territorio, che hanno risposto in massa alla call di selezione: “Delle oltre 50 associazioni interessate ne abbiamo selezionate 10, operanti in tanti settori diversi: sport, disabilità, musica, cinema, ambiente. Tutti avevano sentito parlare di crowdfunding ma nessuno sapeva come realizzarlo. E quale miglior maestro di Rete del Dono, che dopo il corso sarà di supporto alle campagne delle Onlus che partono da oggi, 6 novembre. Noi raddoppieremo l’importo raccolto fino a un massimo di 5000 euro. E ci prepariamo fin da subito a pensare a una seconda edizione per sostenere sempre più associazioni locali”.