Quando pensiamo alla cooperazione in Africa siamo soliti immaginare situazioni di grave difficoltà ed emergenza. Spesso ci sentiamo impotenti davanti a tanta sofferenza ma è bello sapere che ci sono realtà che si impegnano ogni giorno per portare cure e sostegno a bambini e madri che hanno davvero bisogno di un aiuto. Realtà come CCM - Comitato Collaborazione Medica, storica ONG fondata nel 1968 da un gruppo di medici torinesi che si occupa di portare cure mediche alle persone più vulnerabili dei paesi più poveri. Per conoscerla meglio abbiamo intervistato Erika Larcher, responsabile del progetto di crowdfunding su Rete del Dono e referente volontari.
Ciao Erika e benvenuta sul blog di Rete del Dono. CCM è un’associazione storica nata nel 1968. Come vi siete avvicinati alla raccolta fondi online ed al crowdfunding?
Buongiorno a tutti e grazie per l’opportunità. CCM, come altre associazioni, si è avvicinata in questi ultimi anni alle nuove modalità di raccolta fondi più orientate al web. Siamo convinti che per raggiungere, coinvolgere ed emozionare un vasto numero di persone, sia sostenitori già attivi che nuovi potenziali donatori, i social media siano uno strumento davvero potente.
Le nostre attività hanno due peculiarità: 1) La professionalità 2) le emozioni, trasmettere professionalità e emozione coinvolgendo i donatori spesso non è semplice, ma i nuovi social media hanno la capacità di favorire un contatto diretto e caldo. Il crowdfunding inoltre permette di attivare una preziosa rete di contatti, coinvolgendoli al punto di renderli protagonisti della sfida. Per noi l’avvio di una campagna online è stata un’occasione molto utile e siamo certi che in futuro questo tipo di donazione avrà un’ulteriore sviluppo.
Perché avete scelto il progetto “Sorrisi di madri africane” per il crowdfunding su Rete del Dono?
“Sorrisi di madri africane” è la campagna che il Comitato Collaborazione Medica ha lanciato nel 2011 per promuovere la salute materno infantile nei Paesi dell’Africa sub sahariana in cui opera. In 4 anni abbiamo assistito oltre 127mila donne durante gravidanza e parto, vaccinato e curato quasi 611mila bambini, formato 1900 operatori sanitari.
La vostra raccolta sta avendo un ottimo riscontro. Quali azioni avete messo in campo? Avete fatto promozione sia online che offline?
Siamo riusciti a raccogliere già oltre 4.300 euro sui 5.000 di obiettivo. Principalmente le donazioni sono arrivate grazie all’impegno dei nostri personal fundraiser che hanno usato soprattutto i propri canali social per diffondere l’iniziativa. Hanno postato gli aggiornamenti del progetto direttamente sulle loro pagine di raccolta fondi, aggiornando così i propri contatti con foto e testimonianze dirette dal campo. Per l'iniziativa in corso ci siamo rivolti ai nostri medici volontari sapendo di poter contare sul loro impegno, che hanno dimostrato portando avanti un'azione di sensibilizzazione capillare sia online che offline. In futuro ci piacerebbe riuscire a coinvolgere nuovi personal fundraiser e dare ancora maggiore impulso a questo utile strumento.
Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti e contiamo sul contributo dei “ritardatari” per raggiungere al più presto il nostro obiettivo di raccolta fondi.
Grazie di cuore a tutti i nostri donatori, l’unione fa la forza!