Ezio Gangemi voleva raccogliere 200 euro per la sua Cute Project Onlus. È arrivato a 1.300 euro e la sua organizzazione a 5.000 con 2 mesi di anticipo.
Le estati a fare il volontario in Africa
Ezio è un medico specialista in chirurgia plastica e vice-presidente del gruppo. Uno di quelli che passa l'estate in Africa a dare una mano senza niente in cambio, che si rimbocca le maniche senza fare tanto rumore, ma tra tanti sorrisi. Conferma con orgoglio i risultati raggiunti grazie all’intervento sul territorio. Mentre ci racconta la sua storia, fatica a controllare le emozioni: “sono legatissimo al Benin – dice Ezio - L’orgoglio più grande è rendersi conto dell’impatto che abbiamo avuto sulla vita della gente. Abbiamo visto crescere le persone che ruotano attorno al nostro progetto sia dal punto di vista umano che professionale. La costanza e la motivazione dei nostri volontari sono la chiave del successo”.
Ogni stagione gli operatori sanitari in Benin aspettano a braccia aperte che Ezio e il suo gruppo tornino per fare del bene e insegnare a farne altrettanto.
Dal 2012 Cute Project Onlus si dedica alla formazione pratica e teorica del personale sanitario in Uganda e Benin. Il settore in cui è specializzata la sua organizzazione è la chirurgia plastica ricostruttiva con indirizzo specifico di intervento nella cura delle ustioni e dei loro esiti.
Alla Mezza Maratona di Torino per il Benin
È con questo obiettivo che è nata la campagna di raccolta fondi legata alla Santander La Mezza di Torino. Cute Project vuole costruire il Centro Germana Erba. La struttura diventerà un impianto stabile sul territorio e permetterà di dare continuità alle attività proposte dall’associazione anche quando non è presente nessuno dall'Italia.
La prima raccolta fondi da runner solidale. La motivazione? Le persone che hanno donato
La decisione condivisa con il presidente Daniele Bollero e la collega Eva Menturino di abbinare alla Santader La Mezza di Torino il progetto di Germana Erba in Benin ha avuto un peso nella riuscita della raccolta. Il 18 marzo Ezio affronterà la sua prima mezza maratona da runner solidale condividendo coi suoi colleghi la doppia sfida: corsa e raccolta.
Ancora una volta la chiave del successo sarà la costanza; questa volta negli allenamenti. Ma per superare con successo 21 km servirà anche tanta motivazione: “La spinta me la danno i messaggi delle persone che credono in noi. Ricordare le loro parole e il loro sostegno mi carica per dare di più e spingermi oltre i miei limiti. Arriverò in fondo a questa prova per ringraziarli.”
Emozionarsi nel vedere i frutti di 5 anni di lavoro in Africa
“La forza della nostra associazione è poter fare affidamento su diverse figure professionali, in gran parte ragazzi, in grado di lavorare in sinergia per raggiungere un obiettivo chiaro: dare opportunità a chi non ne ha” racconta Ezio. È questo che Cute Project Onlus fa ormai da 5 anni in Benin, regala sorrisi e certezze.
I segreti della raccolta fondi: giovani e ricompense
Dietro il successo di una raccolta fondi strepitosa c’è un team giovane che utilizza con costanza i social media, ma non solo. “Il nostro lavoro e i risultati hanno convinto gli amici e le persone. La gente si è affezionata a noi e ha fiducia nel nostro operato” dice Ezio.
Anche l’utilizzo delle ricompense è stato una leva utile ad avvicinarsi alle persone. Chi dona 100 euro riceverà una foto del bambino operato. “La possibilità di vedere il viso di un bambino che grazie a una donazione ha avuto la vita in salvo non ha prezzo e ci ha aiutato a spiegare l’utilità pratica di una donazione”.
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