Fare Personal Fundraising richiede passione, impegno, personalizzazione. Ma - vietato dimenticarselo! - è soprattutto piacevole. Questo è emerso dal primo appuntamento del Personal Fundraising Hub di Torino, un luogo di incontro dedicato a tutti i personal fundraiser e i donatori di Rete del Dono.
 

Gaming per rompere il ghiaccio

Se vi foste intrufolati all’incontro torinese, avreste pensato di trovarvi di fronte a un aperitivo tra amici. Invece nessuno di loro si conosceva prima. A sciogliere subito l’atmosfera è stato il gioco Ice Breaking dell’identikit: dopo una breve presentazione, le persone hanno condiviso il loro ‘superpotere’, cosa pensano del fundraising e qual è la loro esperienza in merito. Questo è stato il volano che ha reso l’incontro molto interattivo e partecipato.
 

Fare Networking è divertente

Tra una chiacchiera e un aperitivo, i partecipanti hanno scoperto una prima cosa importante: incontrare persone, formare una community per la propria raccolta fondi è fondamentale ma è anche rilassante e piacevole. “Mettendo al centro del Personal Fundraising la socialità, ogni obiettivo di raccolta appare più semplice e alla portata di tutti. È stato così spontaneo che gli intervenuti si siano interessati e iscritti subito al nostro canale Telegram, per restare in contatto”.
 

Susie, fundraiser internazionale

Il via allo scambio di esperienze l’ha dato Susie Howells, runner e personal fundraiser molto attiva sulla nostra piattaforma. Con la presentazione didascalica e ‘frontale’ ridotta al minimo, la sua testimonianza ha suscitato un dibattito spontaneo tra i fundraiser che sono stati i veri protagonisti della serata. In chiusura i conduttori hanno tirato le fila. Il primo elemento che ci siamo portati a casa è la potenza della rete: il network internazionale di Susie e la sua abiltà nel coinvolgerlo personalmente dimostra che la raccolta online è senza confini. Il secondo elemento, non meno importante del primo, è appunto il tema della personalizzazione della campagna e della comunicazione, pilastri fondamentali per incentivare la community di sostenitori a donare per la tua buona causa.

Leggi il racconto del primo Personal Fundraising Hub di Milano

Personalizzazione è perfezione

Un secondo aspetto è l’importanza della personalizzazione delle campagne: l’esperienza di Susie ha sottolineato come la propria passione verso una causa debba tradursi in un appello molto caldo e personale. In diversi hanno colto lo spunto, riflettendo su come le proprie campagne fossero state più anonime e di Crowdfunding ‘istituzionale’ piuttosto che davvero personal. Qualcuno ha ammesso di aver avuto paura di mettersi in mostra, ma l’esempio di Susie ha fornito un buon modello per metterci la faccia nel modo giusto.
 

I prossimi appuntamenti a Torino e Milano

Ci troveremo ancora il 17 marzo alle 18.30 e il 24 marzo alle 18.30. Gli incontri si tengono nelle città di Milano in via della Moscova 40 (linea 2 della metropolitana, fermata Moscova) e a Torino in via Giuseppe Baretti 3 (a due passi dalla Stazione FS Porta Nuova).

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