Africa, running e solidarietà. Il successo della raccolta fondi di Stefania trainato dalle sue passioni.
7 anni fa l’amore per l’Africa e la sua gente hanno fatto scoprire a Stefania le attività di volontariato dell’“Associazione Volontari Missioni Cottolengo: Chaaria Mission Hospital“. Da allora, ogni anno, Stefania ha fatto da infermiera in Kenya al Chaaria Hospital, un ospedale sperduto nel nulla a 400 km a Nord di Nairobi.
Essere volontario in Kenya.
Condizioni di igiene e di salute bassissime, mancanza di materiale e di strutture mediche fanno sì che essere infermiera in zone così isolate e arretrate culturalmente sia difficile e molto diverso da farlo in Italia. Stefania si è ritrovata a ricoprire ruoli per cui non era qualificata ma mettendosi in gioco ha imparato tantissimo.
Perché la raccolta fondi.
Stefania, oltre ad avere un forte legame con l’Africa, da sempre ama correre. Non ha smesso nemmeno durante i periodi in Kenya. “Andavo a correre la mattina presto e la gente dei villaggi mi seguiva! Era una grande emozione vedere bambini e adulti a piedi nudi rincorrere questa straniera!”
È così che ha fatto il primo step verso la raccolta fondi. Ogni anno portava ai ragazzi e alla gente del villaggio le scarpe dismesse di amici e conoscenti sportivi che altrimenti le avrebbero buttate. La felicità negli occhi dei più piccoli ha riempito di gioia e orgoglio il cuore di Stefania ma i problemi nella vita quotidiana di quelle persone restavano e restano enormi. “L’assistenza e l’educazione sanitaria di base sono pressoché assenti e per portare un cambiamento reale purtroppo non bastano le scarpe da running o da calcio. Servono i soldi.”
Per rispondere a questo bisogno e lasciare un segno nella vita dei suoi amici in Kenya, da quest’anno ha attivato una campagna di raccolta fondi su Rete del Dono.
I segreti del successo della campagna di Stefania.
Alla base della riuscita di questa campagna di raccolta fondi c’è la grande creatività e costanza che Stefania ha messo negli anni nella diffusione e nella comunicazione delle attività che svolge in Kenya. Oltre alla gestione degli account Social (il suo profilo facebook e la pagina Spostalelefante) e del suo blog, ha persino creato mini calamite e magneti da frigo a tema.
La sua forza è stata anche attivare gli interessi singoli della sua rete: “sapere che raccoglievo scarpe per permettere ai bambini in Kenya di correre accendeva l’interesse di amici Runner e allo stesso tempo la raccolta in sé toccava chi si interessa di volontariato”.
Collegare attività sportive al volontariato è venuto quasi naturale. Il 17 giugno Stefania ha organizzato un Mini Trail e una camminata solidale ai Corni di Canzo. Parte del ricavato di quest’attività è andato proprio a sostenere la sua raccolta fondi per il Chaaria Mission Hospital. Ma non è tutto qui. Sarà lei stessa a mettersi alla prova dal 22 giugno nella Lavaredo Ultra Trail, una durissima sfida sportiva su 120km e 5800 metri di dislivello: “non so se riuscirò a portarla a termine. Ma sono contenta di provarci per i miei bambini che vivono in Africa.”
La vera percezione dei bisogni.
Un’esperienza dal forte impatto emotivo nella vita e nel cuore di Stefania. Vivere a contatto con persone che hanno meno le ha dato la vera percezione dei bisogni reali delle persone. “Regalare una semplice maglietta sgualcita o riuscire a organizzare una partita di calcio sono per loro doni di un valore non quantificabile. Veri e propri attimi di felicità che resteranno nel loro cuore per sempre. Questa esperienza mi rende ogni volta cosciente di quanto siamo fortunati e di quanto basterebbe poco per essere felici.”
Sosteniamo insieme Stefania e la sua fantastica raccolta fondi QUI!