La partita dell’inclusione si gioca su tutti i fronti: nello sport, sul luogo di lavoro, sui temi della mobilità e della qualità della vita. E così capita che a diventare simbolo di questa lotta sia un pulmino omologato per il trasporto di persone con distrofia, atrofia muscolare o sclerosi multipla. È ciò che serve ai Leoni Sicani, squadra siciliana di hockey su carrozzina elettronica, per continuare a giocare in tutta Italia nel campionato di serie A. Per questo è nata la raccolta fondi Un pulmino per continuare a ruggire.
Una campagna nata per caso
I Leoni Sicani nascono nel 2010, quando il Capitano Giuseppe Sanfilippo e alcuni amici, dopo qualche anno di attività a Palermo, decidono di fondare una squadra anche in provincia di Agrigento. “Per tante persone delle Terre sicane fu la prima possibilità di praticare sport” ricorda Giuseppe. E adesso, con la crescita della rosa e dello staff, questa possibilità passa anche da un nuovo pulmino: “La campagna è nata un po’ per caso, perché l’idea è venuta al team di Skillando che a giugno ci seguiva per un progetto di consulenza sulla comunicazione. Durante l’intervista per il documentario annesso che stavano girando, ho raccontato di questo bisogno e subito la troupe mi ha sollecitato a girare un breve video di appello alla donazione”.
Una risposta inattesa
Lo Skillando Italian Tour ha fornito alcuni strumenti digitali, ma quel know how ha trovato un’Associazione pronta, forte di un progetto ben avviato che gestisce anche il Barbera Center, centro sportivo di 5.000 mq. “Non è la nostra prima raccolta fondi, ma la novità grazie ai ragazzi di Skillando è stata la scoperta della piattaforma di Rete del Dono. Questa volta l’obiettivo era più ambizioso ed eravamo un po’ scettici visto il periodo di crisi dovuto alla pandemia. Eppure abbiamo ricevuto una risposta inaspettata dalle persone, che ci conferma che la nostra Onlus è stimata e amata nelle nostre province”.
Tutta la squadra in prima linea
A parte infatti due donazioni dalla Caritas di Agrigento e da Giorgia Libero Onlus di Padova, il resto dei quasi 20mila euro raccolti arrivano da singoli: “Mi ha scaldato il cuore vedere soprattutto la tenacia di chi veniva a donare ‘a mano’ per superare i limiti tecnologici dovuti magari all’età. Se nel tempo hai seminato bene, ricevi”. E raccogli se tu in primis ci metti la faccia: “Tutti i giocatori uniti si sono esposti in prima persona, hanno coinvolto amici, parenti e conoscenti con mail, telefono e WhatsApp. Intanto noi abbiamo condiviso la campagna via Newsletter, Facebook e Instagram e abbiamo contattato le aziende e i comuni del territorio oltre che a personaggi come Enrico Zambruno, Maria Grazia Cucinotta e Dalila Pace. Se ci credi tu ci credono gli altri e li contagi con il tuo entusiasmo”.