Dal Cammino di Santiago ai Campi di Volontariato. Le imprese estive dei fundraiser sono ancora più appassionanti.

Sono tanti i fundraiser, amanti dello sport, che  stanno dedicando o dedicheranno le imprese sportive per sostenere progetti di solidarietà durante il periodo estivo.

 


Sfidare i chilometri e l’altezza in nome della solidarietà

Che sia corsa, arrampicata o camminate con lo zaino in spalla, sfidano percorsi lunghi e impervi in nome della solidarietà.

In questi giorni Luca, Stefano e David sono partiti per raggiungere la vetta alta 5947 metri del monte Alpamayo in Perù. La affrontano quest’estate col sorriso e la volontà di portare AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - su una montagna dal forte valore simbolico: “superare il cancro è come intraprendere una scalata verso una vetta inviolata. La nostra missione vuole ispirare chi combatte questa malattia spingendoli ad andare oltre ai propri limiti.” Qui la loro raccolta fondi 

 

Sebastiano, invece, da sempre affronta imprese sportive con traguardi impensabili. Quest’anno è voluto andare oltre lo sport per lasciare un segno nella vita di altre persone. 900km di corsa con circa 60.000 metri di dislivello positivo attraversando i Pirenei dalla costa atlantica a quella mediterranea serviranno a far conoscere a quante più persone possibile la fibrosi cistica, una malattia genetica che colpisce centinaia di migliaia di persone nel mondo, circa 6.000 bambini, adolescenti e adulti in Italia e 200 nuovi casi all’anno.

La sua raccolta aiuterà la Lega Italiana Fibrosi Cistica a donare una nuova vita a chi è in attesa di un trapianto di polmone grazie ad un macchinario, l’Organ Care System, per il ricondizionamento dei polmoni durante il trasporto verso il centro trapianti.

La forza dei fundraiser sta anche nella capacità di attivare circuiti di solidarietà e questa attività ne è sicuramente un bellissimo esempio. Qui la sua raccolta

 

14 km a nuoto per i bambini

L’associazione CAF da anni è impegnata nell’accoglienza di bambini che hanno subìto abusi e maltrattamenti. Tra le iniziative attive c’è la raccolta fondi legata alla Gran Fondo del Naviglio. Una manifestazione sportiva a cui l'organizzazione e i suoi sostenitori partecipano per regalare a tanti bambini l’opportunità di frequentare corsi di nuoto.

Lo sanno anche i fundraiser che hanno aderito alla causa e che, durante l’estate, sono attivi non solo nella raccolta fondi ma anche nella preparazione dei 14km della gara che si svolgerà l’8 settembre a Milano.

La loro motivazione è forte. Silvia ne è un bell’esempio: “Ciao sono Silvia, mamma e nuotatrice. A causa di una malformazione al ginocchio, il nuoto è praticamente l'unico sport che ho potuto praticare. Dopo la seconda maternità ho ripreso ad allenarmi. Riesco a farlo alle 6 del mattino prima di andare a lavorare grazie a mio marito che in quei giorni accompagna i bimbetti a scuola. Per i miei 45 anni ho deciso di sfidare me stessa una bracciata dopo l'altra per 14km, lungo il percorso della Gran Fondo del Naviglio. Come? Con un semplice motto (quello della pesciolina Dori): "Quando la vita si fa dura che si fa? Zitta e nuota e nuota e nuota". Qui la sua raccolta!

 

Ironman al servizio della Solidarietà

Alessandro quest’estate ha unito la sua passione per l’Ironman e il Thriatlon alla voglia di fare del bene. La sua motivazione è grande: “la fatica, il sacrificio, i momenti di crisi e il lavoro in vista di un obiettivo rendono questo sport qualcosa di duro e difficile. Non è per tutti. Tutto questo però non è paragonabile a quello che affrontano i bambini affetti da SMA e le loro famiglie. Donargli la mia forza di volontà e la mia fatica, portandoli mentalmente con me in questo sport, rende molto più motivanti e meno egoistiche le mie sfide sportive. Pensare che corrono con me mi dà una spinta speciale. Cercare di donare un sorriso a questi bambini e alle loro famiglie mi riempie di gioia.” La sua prossima sfida è l’Ironman di Cervia al fianco di Wamba e Athena Onlus. Sosteniamo la sua voglia di fare bene! Qui la sua raccolta fondi!

 

In Perù e in Rwanda per donare

Compagnia del Perù anche quest'anno schiera 27 ragazzi over 18 che passeranno un'estate nei campi di volontariato in sudamerica. Li spinge la passione, la voglia di conoscere e di confrontarsi con una realtà così povera e diversa. Il viaggio se lo pagano tutto loro, e in più hanno aperto una raccolta fondi per portare qualche dono ai bambini: materiali per giocare e studiare, vacanze, pranzi. Per ogni donazione, a seconda della quantità di denaro, hanno specificato cosa potranno offrire ai piccoli peruviani che incontreranno. Eccoli qui

Poi c'è Mission Bambini, dove a partire sono sempre tanti giovani, ma per destinazioni diverse. Stesso lo scopo: aiutare gli altri, conoscere una realtà nuova, passare delle settimane a stretto contatto con un mondo lontano. C'è chi va in Uganda, chi in Thailandia, chi nelle Filippine. Mattia si è talmente innamorato dei ragazzi dell'orfanotrofio di Hsa Thoo Lei che ha deciso che le sue ferie anche quest'anno saranno lì. Silvia & Tecla realizzeranno il sogno coltivato per tanto tempo di partire per fare volontariato. L'idea di buttarsi in spiaggia e dormire non fa proprio per loro. Anzi, ognuna di loro ha aperto una campagna di raccolta fondi proprio per non arrivare a mani vuote e coinvolgere gli amici in questo viaggio. Li trovate Qui

L'estate si conferma un periodo di riposo ricco di progetti di solidarietà. La voglia di darsi da fare per gli altri non va mai in vacanza!