Quando un’azienda fa il bene di una campagna di Crowdfunding? Quando, al di là di eventuali donazioni aziendali corporate, risponde presente in modo proattivo a partire dalle sue persone. È il caso della Rete Antiviolenza Adda Martesana V.I.O.L.A., la cui raccolta è supportata dall’intero popolo di DHL Global Forwarding Italy attraverso una maratona virtuale “di passioni”: ogni dipendente può condividere una sfida personale e insieme donare e invitare al dono.

Un’iniziativa per vivere il proprio territorio

L’input all’azienda è giunto da due fronti: quello interno, su segnalazione di molti dipendenti della filiale di Pozzuolo Martesana e dall’Amministrazione comunale, con cui l’azienda si rapporta perché interessata a partecipare alla vita del territorio che lo circonda: “Abbiamo aderito perché da sempre siamo attenti ai temi sociali. - spiega Giulio Serra, responsabile Marketing e Comunicazione di DHL Global Forwarding Italia - Dei nostri 570mila impiegati in tutto il mondo c’è una nutrita popolazione femminile, ad ogni livello. Al nostro interno promuoviamo ad esempio a livello globale una settimana sulla diversità e l’inclusione, sia con iniziative come queste, sia implementando programmi per favorire lo sviluppo dei talenti femminili. Vogliamo allontanare lo spettro della violenza sulle donne dalle comunità in cui viviamo, favorendo una cultura del rispetto, ma non solo: per questo abbiamo anche promosso l’apertura dello sportello della Rete Viola cosicché i nostri dipendenti abbiano a portata di mano un ulteriore canale di supporto in caso necessità”.

Employee engagement sempre più allargato

La campagna, così come lo sportello, supera i confini milanesi e coinvolge tutti i dipendenti d’Italia: “Una buona risorsa è il programma già esistente per i nostri runners, che da inizio anno sta girando virtualmente l'Italia e in questi giorni è in Sardegna. Abbiamo quindi comunicato al nostro interno questa importante iniziativa e convogliato il nostro impegno del mese di maggio alla Rete Viola, e ciò ha ingaggiato molte più persone che non avevano mai partecipato agli eventi di running: si stanno attivando con le loro passeggiate domenicali, postando le foto e mettendo a conteggio i passi compiuti. Con i social, il conteggio dei chilometri percorsi e le foto teniamo alto l’engagement dei nostri dipendenti. Puntiamo a fare sempre meglio, e ci rendiamo conto che le iniziative che coinvolgono maggiormente sono proprio quelle a tema sociale”.

Il dono, una buona abitudine

Sull’employee engagement, infatti, DHL ha una certa esperienza: “Ci occupiamo di spedizioni, e viste anche le nostre dimensioni sentiamo di avere un peso importante nella comunità globale. Pensiamo di poter supportare in diverse misure il miglioramento della vita delle persone. Ecco perché abbiamo sviluppato progetti sul contenimento delle emissioni per essere più eco-sostenibili; per alfabetizzare aree del pianeta depresse; per creare team di soccorso attivi durante le emergenze dovute ai disastri naturali. E promuoviamo anche la solidarietà individuale: tra settembre e ottobre c’è il nostro Mese della Solidarietà, dove i dipendenti possono mettere a disposizione delle ore di lavoro per aiutare le proprie comunità, come associazioni o case famiglia”.

Comunicare le attività oltre la campagna

Un’ottima iniziativa di crowdfunding, però, non può essere il punto di arrivo quanto quello di partenza: “Alla tanta comunicazione interna di questi mesi, a fine campagna, deve aggiungersi la visibilità che avremo all'esterno e che arricchirà i nostri contenuti in modo decisivo. Condividere le pubblicazioni, far sapere ai nostri colleghi di aver dato il nostro contributo a un progetto di ampio respiro, sensibilizzare su quanto questa sia un’iniziativa di altissimo valore. Mi piacerebbe che si creasse una grande comunicazione post evento. Perché non vogliamo né possiamo fermarci al singolo evento: non può rimanere un’iniziativa isolata, la cultura si costruisce con una continuità nella comunicazione all'interno dei nostri gruppi".