Anche una buona campagna di crowdfunding si basa su una accurata pianificazione strategica: dalla definizione dell’obiettivo, all’individuazione dei target da coinvolgere fino alla messa a fuoco delle singole azioni da mettere in campo, sia online che offline.

Tenendo conto dei fattori chiave che sono alla base della nostra pianificazione - ovvero target a cui vogliamo rivolgerci, obiettivo di raccolta fondi da raggiungere e potenzialità digital della nostra organizzazione - possiamo fin dall’inizio iniziare a creare una sorta di cronoprogramma che metta bene in evidenza i diversi possibili touchpoint con i nostri donatori.

La ricetta perfetta

 

La pianificazione strategica è uno degli ingredienti fondamentali di una campagna di crowdfunding insieme ad altri 3 elementi:

  1. Presidiare
  2. Insistere (simpaticamente)
  3. Tenere traccia per valutare ex post

 

1. Presidiare: ovvero “sempre sul pezzo”

 

Saper presidiare tutti i canali di comunicazione che abbiamo a disposizione per tutta la durata della campagna, in modo particolare quando attraverseremo quella che viene chiamata la “Valley of death” ovvero il momento critico della nostra campagna.

In base a quanto conosciamo la nostra rete di relazioni e alle informazioni che abbiamo sui nostri sostenitori abituali o potenziali, possiamo fin da subito renderci conto se la nostra strategia potrà prevedere solo strumenti di comunicazione e raccolta fondi online o implementare strumenti offline (vedi tabella).

 

2. Saper insistere (simpaticamente): e non è un ossimoro!

 

Il nostro messaggio deve arrivare in modo continuativo ai nostri potenziali donatori dall’inizio alla fine della nostra campagna di crowdfunding, dal lancio alla fase intermedia con il tipico calo (a cosiddetta “Valley of Death”) fino alla conclusione.

Un solo messaggio fatto usando un solo canale di comunicazione – lo ribadiamo – non sarà sufficiente per spingere i vostri contatti a donare online: sarà invece necessario creare più punti di comunicazione, con un messaggio che varia di volta in volta per riuscire ad attirare l’attenzione dei vostri diversi potenziali sostenitori e offrire più opportunità affinché sia davvero il momento giusto per decidere di fare la donazione sul portale e avere il tempo di farlo. In questo senso è importante fare una riflessione realistica su quando potrà essere il momento ideale per mandare ai nostri prospect una nuova call to action (senza dimenticare che ahimè tutti abbiamo mille altre cose da fare in una giornata normale e che tante sono le sollecitazioni che ci arrivano da diversi fronti). 

 

3. Mai più a farfalle! Imparare a tenere traccia per poter valutare ex post

 

Se avete fatto una buona pianificazione, non sarà difficile creare degli strumenti per tenere traccia delle azioni che state realizzando, anche se le persone coinvolte nella promozione della campagna sono tante (e così ci auguriamo che sia). Un semplice foglio excel - che potremmo chiamare AZIONI/REAZIONI o AZIONI/DONAZIONI - ci permetterà di segnare tutte le azioni fatte sui vari fronti (online o offline) così come di registrare le reazioni dei nostri interlocutori.

Se ad un certo tipo di azione non corrisponde alcuna forma di reazione, capiremo che non è l’azione più corretta per coinvolgere e spingere a donare i nostri target e potremo correggere il tiro in corso di campagna. Viceversa se vediamo che, utilizzando un certo tipo di messaggio, con un determinato canale e in un momento specifico della settimana o della giornata, registriamo reazioni importanti, avremo trovato un indicatore prezioso da seguire per modificare la pianificazione delle azioni successive.

 

Scarica la tua tabella QUI

 

Eventi offline: incontriamo i donatori e mettiamoci la faccia

 

Inserire anche qualche piccolo evento all’interno della vostra pianificazione può dare risultati molti positivi: l’evento è occasione per presentare la campagna o per dare degli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto, per creare curiosità e per invitare ad un incontro dal vivo i vostri potenziali sostenitori.

A seconda della tipologia di progetto e delle location di cui disponete, potete pensare a tante occasioni diverse che possano attirare i vostri pubblici.

In concomitanza dell’evento potete anche predisporre modalità per donare off line, ad esempio una teca per le donazioni in contanti all’ingresso, in modo da venire incontro a chi non è a suo agio con le donazioni online. Riguardo a questa modalità non va dimenticato tuttavia che le donazioni in contanti non permettono di offrire ai vostri donatori di godere degli incentivi fiscali previsti dalla legge.

In ogni caso l’evento è un ottimo momento per consegnare del materiale cartaceo sulla vostra campagna che spieghi in modo coinvolgente ed esaustivo cosa intendete fare, cosa riuscirete a realizzare con la cifra che vi siete impegnati a raccogliere e come è possibile sostenere il vostro progetto su Rete del Dono.

 

 

Carta canta!

 

I vostri donatori non sono tutti uguali e non hanno lo stesso livello di confidenza con le donazioni online. Ecco perché per raggiungere tutti, ma proprio tutti i nostri potenziali sostenitori, può essere utile pensare anche a qualcosa di cartaceo, stampato e distribuito a mano.

All’interno della vostra pagina su Rete del Dono, oltre alla possibilità di aggiornare continuamente i vostri follower, c’è anche la possibilità di scaricare un volantino preimpostato che può essere stampato a distribuito in tutte le occasioni che avete per incontrare i vostri sostenitori.

Se invece avete a disposizione un grafico e volete creare qualcosa in linea con la comunicazione creata per il progetto online è possibile anche pensare ad uno strumento più in linea con la vostra immagine coordinata come una cartolina o un segnalibro da consegnare in occasione di eventi o facendolo distribuire in luoghi chiave della città.  

 

 

A Natale si può

 

Se state portando avanti una campagna di crowdfunding in questi mesi, avrete con buona probabilità la fortuna di poter legare la vostra raccolta anche al Natale: ecco un ottimo touch point su cui possiamo lavorare in modo trasversale.

Il periodo natalizio è il momento dell’anno in cui si concentra l’attenzione dei donatori: una ricerca di Italia Non profit condotta sulle prime 500 organizzazioni non profit italiane presenti nell’elenco dei beneficiari del 5 per mille, dimostra che solo il 25% di esse ha all’interno del proprio sito istituzionale un richiamo alla possibilità di donare in occasione del Natale.

Considerando poi solo le organizzazioni non profit presenti sulla piattaforma emerge che soltanto il 23% di esse ha una pagina web dedicata ai regali di Natale.

Dall'analisi svolta emerge quindi che “online per le organizzazioni non profit vi sono ancora ampi margini di crescita per migliorare le proprie performance e cogliere le grandi potenzialità di questo periodo di festa che vede le persone sempre più attive anche digitalmente”.

In base a questi dati, è facile intuire che pianificare momenti speciali per coinvolgere a supporto della nostra campagna di crowdfuding i nostri donatori o potenziali donatori in occasione del Natale può essere un ulteriore occasione per motivarli a sostenere il nostro progetto. Anche i reward che avete immaginato come ricompensa per i vostri donatori possono essere ripensati e rilanciati con ad una proposta speciale dedicata al Natale.

Da oggi avete poco più di un mese per arrivare a Natale: è tempo di mettersi all’opera. E allora buon lavoro e buon crowfunding!