Una maratona corsa fianco a fianco per Rete del Dono e Sport Senza Frontiere, organizzazioni nate per promuovere lo sport quale importante motore di inclusione sociale. Proprio 10 anni fa, nel 2011, iniziò la collaborazione che portò noi e SSF, allora neonata Onlus romana, a crescere esponenzialmente ed esplorare nuove vie di raccolta fondi che hanno permesso a SSF di continuare a coinvolgere la propria community di sportivi anche durante la pandemia da Covid-19.

La prima Milano Marathon nel 2012

 

“Appena nati, le nostre prime esigenze erano mettere in campo eventi di fundraising e promuovere la nostra organizzazione” ricorda il Presidente Alessandro Tappa. “Ci fu subito segnalata la Milano Marathon 2012, che introduceva per la prima volta le staffette: coinvolsi un po’ di amici e ci iscrivemmo con una squadra, forse due, facendoci ospitare da un’amica milanese”. A quegli eroici inizi si collegò anche un embrionale tentativo di raccolta fondi home made, legato esclusivamente alle donazioni per i pettorali: 296 euro e una manciata di donazioni. “Nel tentativo di capire come evolvere sotto questo aspetto, ci imbattemmo in Rete del Dono”. Da quel momento, di strada insieme se n’è fatta molta fino ad arrivare agli oltre 82mila euro e 1.713 donatori dell’edizione 2019.

La svolta: il coinvolgimento del mondo corporate

 

Si interessarono anche le società, merito della capacità di SSF di trasmettere con credibilità e passione la loro causa, che fa dello sport uno strumento di inclusione sociale: “Chiediamo di correre le nostre staffette proprio per permettere a tanti bambini di fare sport a loro volta: il messaggio è forte e diretto e le aziende, un po’ alla volta, si sono avvicinate. Nel loro coinvolgimento, abbiamo intuito le potenzialità dei team building. La prima volta fu per Accenture: “Preparai alcuni manager a correre la maratona di New York e, poco dopo, fummo contattati anche da altre imprese che iniziarono a sostenerci iscrivendo i loro team alla Milano Marathon. Non avevamo però ancora sfruttato le potenzialità di una raccolta fondi articolata, questo fino al terzo anno di partecipazione”.
 

La crescita insieme a Rete del Dono

 

Fu lì che il rapporto stretto con Rete del Dono divenne l’arma in più, soprattutto con le imprese. La collaborazione portò infatti 3 tipi di vantaggi: l’aumento della raccolta, la maggiore visibilità del brand e un contatto forte con il mondo corporate. “Eravamo forse la Onp più piccola all’inizio, ma proprio per questo abbiamo sfruttato più di ogni altra l’alleanza con voi. E voi crescevate con noi, unendo idee ed energie e perfezionando insieme gli strumenti, customizzando i profili aziendali, implementando soluzioni tecniche per avvicinare le aziende con un prodotto sempre più efficiente”. Lavoro taylor made e disponibilità a co-progettare con le Onp: “Tanti come noi ora riconoscono quanto convenga avere una piattaforma performante anche in termini di visibilità e interazioni. Per noi non siete solo un fondamentale supporto sul lato tecnico, ma un giocatore della nostra squadra”.
 

Progetti integrati per le aziende...

 

Negli anni SSF ha lavorato con Cisco, Carrefour, Mediobanca, Disney, Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA proponendo progetti integrati a Milano, Torino, Roma, Napoli, Trento: workshop motivazionali, su sonno e nutrizione, interventi di testimonial, consigli di esperti, incontri con fisioterapisti. “Siamo andati oltre il classico acquisto del pettorale, ma coinvolgiamo i dipendenti in iniziative che durano mesi, come con il programma Running for Good. Ci presentiamo spesso insieme a Rete del Dono per promuovere la cultura del fundraising: il FR non è regalato, ma bisogna lavorarci e investirci. Abbiamo capito che le imprese cercano servizi che contribuiscano ai loro obiettivi aziendali e di comunicazione interna ed esterna: promuovere la cultura della solidarietà; l’engagement dei dipendenti; la cittadinanza attiva; il benessere per l’organizzazione, il dipendente e la società”.


… e tanto personal fundraising

 

Altro pilastro di SSF è il Personal Fundraising che ha spiccato il volo sulla nostra piattaforma: “Attivare così tanti sostenitori si può solo se riesci a farli innamorare del tuo progetto, facendoglielo toccare con mano con visite e testimonianze. La nostra base è molto vicina a noi, ed è più facile raccontare storie di successo o far diventare donatori dei volontari presso le nostre attività o viceversa. Abbiamo molti contatti con società sportive che volentieri contribuiscono alle nostre cause. Poi è necessario creare gruppo con allenamenti settimanali e investiture ad ambassador presso amici e parenti: queste community di runner, spontanei o organizzati dalle aziende, poi avranno sempre voglia di ritrovarsi nelle occasioni che contano”.

 

Covid-19, dal digitale non si torna più indietro

 

La pandemia da Covid-19 ha però messo a repentaglio proprio gli eventi live, di cui SSF vive: “Siamo riusciti a non perdere le nostre aziende convertendo gli eventi in presenza in digitale tramite incontri online, allenamenti virtuali e virtual challenge”. E non sono state tutte iniziative surrogate, ma alcune rimarranno anche nel post-Covid: “Sono insostituibili gli allenamenti in presenza di gruppo, ma questo utilizzo più massivo della tecnologia la sfrutteremo nell’erogazione di alcuni contenuti e con nuovi strumenti che aumentino la partecipazione e creino community anche a distanza. E così arriva Strava, un contachilometri che integrato con Rete del Dono ci permetterà di coinvolgere ancora di più la nostra community facilitando il match giving aziendale.

 

Aspettando la Rome Marathon 2021

 

Quest’anno SSF ha deciso di triplicare i suoi sforzi perché avverte la necessità di ragazzi e ragazze di tornare a ritrovarsi insieme per fare sport. “Vogliamo portare il nostro Joy Summer Camp, tradizionalmente al Terminillo, anche nel Nord Italia e accanto a ciò riproporre i centri estivi nelle città, oltre ad alcuni weekend di animazione sportiva”. La raccolta delle Maratone 2021 sarà interamente dedicata a questi obiettivi. “E poi attendiamo con entusiasmo la Rome Marathon a settembre 2021, che speriamo inauguri un cambio di passo nel suo Charity Program: siamo stati testimoni di come la Milano Marathon sia diventata il secondo evento di FR in Europa grazie alla crescita delle Onp, di Rete del Dono ma anche dell’organizzazione stessa. Ora, dopo un anno di stop, tocca a Roma”.