Non poteva mancare, nell’emergenza Coronavirus, l’intervento dei Comuni italiani. Sono l’istituzione più vicina ai cittadini, la prima a cui ci si rivolge in caso di necessità e quando si attende la risposta dello Stato. Che siano grandi città o piccoli paesi, in molti stanno attivando raccolte fondi per affrontare al meglio l’emergenza oggi e i contraccolpi sociali di domani.
Il territorio per il territorio
Il trasferimento di fondi dal governo nazionale e regionale ai Comuni è una buona notizia, ma dai tempi incerti: ecco perché, per sostenere subito le loro famiglie bisognose, gli enti locali si sono attivati anche con canali autonomi chiedendo una donazione ai propri cittadini.
Ma il crowdfunding funziona anche per i Comuni? Se è vero che attorno a una campagna di fundraising deve esserci in primo luogo una comunità disposta ad attivarsi, la risposta è sì. D’altronde in Italia i paesi sono ancora le nostre community per eccellenza.
Emergenza sociale e interventi congiunti
Così, dopo le raccolte fondi di singoli cittadini o aziende destinate per lo più agli ospedali locali, ora a muoversi in prima persona sono gli enti comunali. Iniziative che, in generale, hanno due caratteristiche. Da un lato quella di guardare oltre l’emergenza sanitaria, puntando a far fronte anche ai contraccolpi sociali della crisi; dall’altro quella di aggregare tutte le risorse - economiche e non - del proprio territorio, per immaginare un intervento sul campo quanto più possibile sistemico e coordinato tra le realtà associative locali.
I Comuni insieme a una rete di associazioni
Una prima forma di fundraising da parte dei Comuni è sostenere la rete di associazioni del territorio. Ha fatto così la città di Vicenza, il cui Assessorato alle Politiche Sociali con la campagna Vicenza Solidale covid19 si è affiancato al CSV di Vicenza e a Volontariato in Rete per intervenire in favore delle famiglie e persone fragili. Il progetto, che ha già raccolto più di 20mila euro, è volto all’acquisto di beni di prima necessità per le famiglie e dispositivi di protezione individuale per i volontari.
I Comuni con un Comitato di scopo
Ad Arienzo (CE) il Comune ha invece creato un Comitato di scopo formato da privati cittadini per aiutare i compaesani che vertono in gravi condizioni economiche. La raccolta fondi “Arienzo – Uniti Si Può” ha già quadruplicato l’obiettivo di partenza e garantisce beni di prima necessità coinvolgendo direttamente le attività commerciali del comune stesso, che si occupano di confezionare e consegnare a domicilio dei pacchi alimentari.
I Comuni a sostegno di un’ente non profit
Il Comune di Montesarchio (BN) ha invece deciso di intervenire in favore delle persone più fragili promuovendo una raccolta fondi per l’Associazione Misericordia e la Protezione Civile locali. La campagna di crowdfunding Montesarchio Solidale ha l’obiettivo di garantire l'acquisto di beni di prima necessità e dare un contributo concreto ai concittadini in difficoltà.
A sostegno dei servizi del Comune
Ci sono poi i Comuni che puntano a potenziare i servizi erogati attraverso una raccolta fondi straordinaria: è il caso di Fasano (BR), che con la campagna FasanoAiutaFasano punta a riunire le risorse di aziende, associazioni e liberi cittadini. I proventi di questa raccolta saranno utilizzati dal Servizio Sociale Comunale esclusivamente per interventi urgenti di sostegno alle famiglie bisognose.
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