Sono felice di parlarvi di “Ciclismi possibili - Dall’agonismo alla solidarietà”, incontro che abbiamo organizzato assieme al ciclista e scrittore Giacomo Pellizzari e tenutosi ieri sera presso l’Upcycle Bike Café di Milano. In queste settimane abbiamo lavorato a lungo per definire i dettagli della serata, nata con l'obiettivo di promuovere e diffondere la cultura del personal fundraising anche nel mondo del ciclismo che si sta avvicinando a questo nuovo modo di vivere la solidarietà.
“La fatica ha qualcosa di magico quando viene trasformata in un gesto a favore degli altri”, ha detto in avvio lavori Giacomo Pellizzari, cogliendo appieno lo spirito dell’incontro.
Forte della partecipazione di Davide Cassani, CT della Nazionale italiana di ciclismo su strada, la serata ha celebrato il primo incontro nazionale tra ciclismo e raccolta fondi. Un percorso sportivo e solidale iniziato mesi fa e coronato ieri, 8 luglio 2015, giorno a partire dal quale Granfondo Campagnolo Roma distribuirà solo pettorali solidali, mantenendo quindi aperte le iscrizioni solo per i ciclisti che accetteranno la sfida solidale e si impegneranno nella raccolta fondi a sostegno di una buona causa.
Il messaggio emerso ieri sera è chiaro: anche nel mondo delle due ruote l’agonismo sta cambiando pelle. Sta diventando qualcosa di più ampio e, da mero impegno sportivo talvolta fine a se stesso, si sta configurando come catalizzatore di energia positiva a favore degli altri.
In quest’ottica si sta diffondendo, anche nel modo del ciclismo, la cultura della solidarietà e del coinvolgimento dello sportivo che affianca alla sua sfida quella solidale, diventando Personal Fundraiser e raccogliendo fondi a favore di una causa che gli sta a cuore.
Lo sport abbraccia la solidarietà, ed è un gesto naturale. Dopotutto, i valori alla base di entrambi gli ambiti sono molto simili e permettono, oggi più che mai, di trasformare la fatica dell’atleta in una straordinaria energia rivolta al prossimo.
Non solo. La principale similitudine tra ciclismo e Fundraising è la forza della squadra. Si corre insieme per raggiungere il comune obiettivo della solidarietà. Lo hanno sottolineato Serena Porcari ed Elisa Belicchi, rispettivamente vicepresidente e ciclista Fundraiser di Dynamo Camp, realtà che offre a molti giovani la possibilità di svolgere attività creative e terapeutiche.
Marco Pontiroli, atleta e uomo straordinario, ha condiviso con molta umanità la sua esperienza di Personal Fundraiser. Il racconto in prima persona del progetto, “Alla Maratona con Ale nel cuore!”, collegato alla Maratona dles Dolomites, è stato per tutti i presenti il modo migliore di toccare con mano il meraviglioso connubio e la piccola, grande magia che sorge laddove l’impegno sportivo si abbina a una più ampia riflessione sulla vita e sul significato del dare senza chiedere nulla in cambio.
Altro interessante elemento emerso è che il Personal Fundraising è riuscito ad avvicinare gli uomini al mondo della solidarietà, facendoli diventare promotori delle varie raccolte fondi e coinvolgendoli attivamente in un mondo che è sempre stato dominio femminile. Al punto che oggi il 57% dei Personal Fundraiser attivi su Rete del Dono sono uomini. Questo è un ottimo risultato che, al pari del 15% formato da aziende che scelgono il Fundraising come attività che arricchisce CSR e Comunicazione Sociale, dimostra l’emergere di un connubio nel connubio. Pian piano il Fundraising si fa strada in ambiti sportivi finora lontani da dinamiche solidali, questo mentre avvicina le persone e le fa sentire parte di un progetto solidale finora inedito. I risultati del binomio sport e solidarietà sono altrettanto chiari: in tre anni di attività, Rete del Dono ha raccolto oltre un milione di Euro grazie all’impegno degli sportivi.
Lo abbiamo visto nel mondo delle maratone che fare del bene fa bene. Ora, per tutti noi, si apre un’altra sfida: contagiare e coinvolgere il mondo del ciclismo italiano. Gli ingredienti per trasformare Granfondo Campagnolo Roma in una grande kermesse solidale ci sono tutti. Ieri sera ne abbiamo avuto conferma.