C'è chi per rilassarsi ha bisogno di fermarsi del tutto e riprendere fiato, e c'è chi invece preferisce allacciarsi le scarpe ai piedi e partire, camminando o pedalando per centinaia di chilometri, a volte migliaia. Sono gli amanti dei cammini, che inondano i sentieri dei percorsi di trekking in Italia e in giro per il mondo, e che raccontano sui social le avventure e gli incontri, nonché le insidie e le emozioni vissute giorno dopo giorno.
C'è poi un camminatore speciale: quello che decide di puntare sulla doppia sfida. Quella fisica, e quella solidale, raccogliendo fondi per una causa che gli sta a cuore. Sfida i suoi amici, chiedendo 10 euro per ogni chilometro percorso, o promette di fare qualcosa di speciale se arriva a 2.000 euro di raccolta. Si diverte e allo stesso tempo si motiva, perché sa che sta andando avanti per e grazie a altre persone, tutti quelli che lo sostengono e tutti coloro che dalla sua iniziativa riceveranno un aiuto concreto.
Sulla via Francigena per i bambini del terremoto
La via Francigena quest'anno ha visto il passaggio di 80 colleghi e amici che hanno deciso di camminare insieme. Hanno scelto di farlo con uno scopo, aiutare Sport Senza Frontiere a realizzare il Joy Summer Camp 2019, il campo estivo residenziale e multisportivo per 250 minori che vivono nelle zone colpite del terremoto del Centro Italia del 2016 e nelle case danneggiate dal crollo del Ponte Morandi a Genova.
Amici e parenti si sono lanciati nelle donazioni: “Lo sport per tutti e soprattutto per chi ha più bisogno, il cammino come esperienza di crescita personale e di rafforzamento spirituale. Grazie per quello che fate”, scrive Francesco. “Donare è come ricevere. spero che anche nel mio piccolo potrò aiutare i ragazzi a passare una bella estate!”, gli fa eco Silvia.
Apri anche tu una raccolta fondi per il tuo cammino! https://www.retedeldono.it/it/diventafundraiser
Una comunità (anche di sconosciuti) che spinge
Andare a Parigi non è un pellegrinaggio, ma per Mikhael e il suo cane Victor è stata un'esperienza intensa, su tutti i fronti. Basta guardare il risultato: 10mila euro raccolti per la ricerca contro il Neuroblastoma, ma soprattutto oltre 360 donazioni da persone che lo hanno conosciuto solo via internet e su Rete del Dono, lanciandogli messaggi di stima e di supporto. Non solo; proprio grazie al tam tam, molti si sono attivati per ospitarlo nelle tappe tra la sua cittadina Zelo Buon Persico (Lodi) e la capitale francese, facendogli trovare un letto caldo e qualcosa per il bellissimo segugio che lo accompagnava. Ecco l'incredibile forza della community online.
A Santiago per sé e per gli altri
Non si contano poi i pellegrini per Santiago. C'è stato Davide, che ha coinvolto nella raccolta anche tanti compagni di viaggio trovati lungo i sentieri, volando a 2.600 euro raccolti per i bambini affetti da tumori cerebrali. Oppure Adonella, partita anche per sostenere i piccoli colpiti da cecità nei paesi in via di sviluppo. Alla domanda se sarebbe cambiato qualcosa senza la raccolta fondi, ha risposto: “So solo che mi ha dato molta più carica. Senza, sarei tornata soddisfatta per il viaggio, oggi sono soddisfatta soprattutto per l'obiettivo raggiunto per Sightsavers e i ragazzi”.
Pedalare e raccogliere, una doppia sfida
C'è poi chi ha scelto sfide ancora più impegnative in sella alla bici. Come Leonardo e Cesare, che stanno percorrendo 2.500km in Islanda, ma per l'Africa, per combattere la malnutrizione. Volevano raccogliere 2.500 euro, prima ancora di partire erano già arrivati al risultato. Hanno allora rilanciato l'obiettivo. Ora sono a oltre 4.000 euro, e pedalano verso i 5.000.
Pure Matteo ha scelto di legare una sfida solidale a quella sportiva. È partito dalla Sacra di San Michele a Torino per arrivare a Mont St-Michel in Normandia. 1250 chilometri e un blog superappassionato dove segnare tutti i passaggi, senza tralasciare la raccolta per Emergency. Un commento su tutti spiega cosa abbia vissuto: “Bellissima avventura, abbiamo pedalato con te tutti i giorni”, gli scrivono Enzo e Graziella. “Grazie, è stato bello sentirvi vicini”, ha risposto Matteo.
Semplicità e trasparenza
Da anni su Rete del Dono si susseguono le raccolte fondi di chi si avventura verso esperienze come i cammini, specialmente in estate. Aprire la propria raccolta è facile, basta avere una non profit a cui legarsi e per cui impegnarsi. Il resto viene da sé, e i donatori possono monitorare in tempo reale quanto manca al traguardo con la massima trasparenza.