Qualche settimana fa, in una conversazione su Twitter con alcuni nostri amici è emerso un punto di vista che ha fatto discutere. In sintesi, il momento di estrema centralità dei social network nel processo di comunicazione ha portato a una sorta di diluizione del blog, che secondo alcuni avrebbe perso parte dello smalto delle origini.
Il dibattito sviluppatosi ha portato alla luce diverse posizioni, tutte molto interessanti, tanto che anche noi abbiamo deciso di approfondire questo aspetto, un po’ per riflettere sul ruolo odierno del blog, un po’ per capire - anche assieme a quello che sarà il vostro contributo - il rapporto tra blog e mondo del Non Profit.

Vogliamo partire da alcuni dati che ci riguardano da vicino, relativi al nostro blog. Le statistiche descrivono uno strumento che ogni settimana ci mette in contatto con circa 2.000 lettori. Il dato è in lenta ma costante crescita e premia lo sforzo compiuto a livello di linea editoriale. Ma, soprattutto, ci fa doppiamente piacere perché, se incrociato con le altre informazioni provenienti dagli Analytics, ci aiuta a capire chi sono i nostri interlocutori: un pubblico interessato agli argomenti proposti, propenso a ritornare spontaneamente sul blog, spesso senza l’intermediazione dei nostri tweet o di un post su Facebook. Con questo non voglio dire che i social network non abbiano importanza nella diffusione dei nostri contenuti, tutt’altro. Solo che nel tempo abbiamo notato la crescente tendenza dei nostri lettori a consultare più volte il nostro blog tornando sulla pagina principale e partendo da lì per orientarsi tra i post. Questo ci porta a pensare che i contenuti del blog hanno ancora la capacità di “vivere di vita propria” e di seguire un percorso parallelo a quello attivato dai social media, Facebook, Twitter, YouTube e Slideshare in testa.

Dall’analisi dei dati possiamo ricavare anche le preferenze dei lettori e i loro gusti. Fundraising e Crowdfunding sono gli argomenti più cliccati; però riscuotono ottimi risultati anche gli approfondimenti e le interviste alle Organizzazioni Non Profit e ai Personal Fundraiser coinvolti nei singoli progetti e i focus sulla Corporate Social Responsibility.

Ecco il vero punto di forza di un blog: diventare un luogo di condivisione dei progetti e delle iniziative solidali, portando alla luce in modo immediato quel “lato umano” che è la chiave di volta per il successo di un contenuto digitale. Non solo: rende possibile mettere a fattor comune esperienze e ricchezze che rappresentano il sale di quel cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, per di più utilizzando spazi e tempi di riflessione meno frenetici del “mordi e fuggi” dei social network.

Poi, certo, ci sono i social media che nel nostro caso servono da luogo di ulteriore condivisione dei contenuti. Poi c’è il motore di ricerca, che ordina e promuove la visibilità dei contenuti. Ma prima di tutto ci sono le persone, che premiano i contenuti e la scintilla che questi sono in grado di accendere.

La forza di un blog nella strategia di una Organizzazione Non Profit è proprio questa: un disseminare contenuti che diventano rilevanti nel momento in cui agevolano lo scambio di spunti utili. Se vogliamo, in questo spirito di condivisione possiamo vedere l’inizio di quella cultura del dono che tutti, a vario titolo, andiamo promuovendo.

Il blog era ed è uno spazio per raccontarsi e aprirsi agli altri, per cui risulta ancora centrale, dal nostro punto di vista, nella strategia di comunicazione, profit o non profit. Certo, il suo ruolo è cambiato dopo l’avvento dei social network, ma di sicuro il blog può ambire ancora per qualche tempo al ruolo di strumento in grado di informare, emozionare, arricchire reciprocamente, veicolando quei valori emotivi che stanno alla base del donare come dell’immaginare un altrimenti.

E proprio nell’ottica di arricchirci reciprocamente, torneremo su argomenti come blog e social network con delle pillole dedicate a tutti coloro che, come noi, vogliono saperne di più e vedono nell’online un irrinunciabile strumento di crescita personale e collettiva. Ogni spunto, ogni proposta di condivisione e reciproco scambio è ben accetta, per cui… stay tuned!