È iniziato tutto con i runner solidali, intraprendenti sportivi che alla passione per la corsa volevano unire uno scopo sociale, raccogliere fondi per una causa che stava loro a cuore. C'erano le aziende, che volevano fare team building con le maratone, c'erano gli eventi da migliaia di persone. Proprio in queste occasioni, si cominciano a vedere i pettorali con il logo di Airc passare per le città. Erano i primi anni di Rete del Dono e della collaborazione tra l'Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro. Ne sono passati 10 di anni, tante maratone, ma anche una pandemia. Eppure Airc è sempre su Rete del Dono, e ha affiancato ai grandi eventi i ciclisti indipendenti, gli appassionati, le raccolte in memoria degli amici, e adesso con le piazze virtuali dove vendere le proprie arance.


Le arance, dalle piazze alle piazze virtuali

 

“La campagna delle arance della salute esiste da più di 30 anni, abbiamo volontari in oltre 2500 piazze e centinaia di scuole; ma quest'anno il Covid ci ha bloccato – racconta Martina Busi, referente per il volontariato di Airc – e noi ci siamo organizzati; qualcuno distribuisce a casa i vasetti di marmellata, la grande distribuzione venderà le nostre arance, e allo stesso tempo una serie di volontari sta aprendo piazze virtuali su Rete del Dono in cui 'coinvolgere' amici e parenti a donare, ma non solo loro”.
Sono pagine di personal fundraising su Rete del Dono, dove i gruppi si organizzano per raccogliere fondi. Al momento sono oltre 50, ma le candidature sono iniziate da poco e terminano il 28 febbraio. “Una risposta veramente buona e piena di entusiasmo”

Chi ha dato la sua disponibilità, viene aiutato nei passaggi per aprire la 'piazza virtuale' per coinvolgere le persone. Non lo fa a voce, ma con i social e tutti i canali digitali a disposizione. “L'essere molto conosciuti ci aiuta, infatti abbiamo molte candidature per raccolte fondi personali anche da utenti che non l'avevano mai fatto – conferma Busi - in questi mesi di lockdown o semi lockdown, abbiamo avuto un grosso riscontro dai ciclisti, che si sono impegnati spesso in solitudine e con ottimi risultati. Le sfide sono comunque la base, c'è un forte calo del running, ma le persone si reinventano.

Qui l'esempio della raccolta di Ciro Russo, campione di lotta greco romana che si è dato al ciclismo per solidarietà.


Futuro: online e offline insieme

 

“Il futuro sarà sicuramente online, ma anche offline. Dovremo far convivere le due possibilità, perché Airc ha le manifestazioni in piazza nel dna, e non vediamo l'ora che queste occasioni tornino. Ma la piazza virtuale e il personal fundraising sono opportunità di portare avanti in parallelo, una ottima occasione per un volontariato nuovo che chiede una modalità di ingresso semplice e meno impegnativa, ma molto concreto. E non sono solo giovani”.


Aziende, la spinta ora arriva dai dipendenti

 

E poi ci sono le aziende, che con il Covid hanno trovato non poche difficoltà per realizzare attività di team building. “Le partnership con le imprese sono spesso focalizzate su attività di rafforzamento del senso di squadra, da anni portiamo i dipendenti a correre tutti insieme. Oggi però vediamo un fenomeno diverso, ci sono i lavoratori che invitano i colleghi a partecipare alle piazze virtuali, ad aprire pagine insieme. Lo fanno anche i ricercatori”.
Quindi un consiglio per i referenti delle Risorse Umane è quello di essere molto reattivi in questo difficile momento. “Certe opportunità si aprono dal basso e possono diventare un vantaggio”.